L’arte di aiutare: ASCOLTARE

La relazione di aiuto è l’ambito nel quale paziente e psicoterapeuta si incontrano. L’obiettivo è quello di
sollevare il paziente dalla propria sofferenza interna, capire cosa sta accadendo alla persona e come
muoversi al fine di raggiungere i risultati terapeutici prefissati. Abbiamo tante tecniche, tanti fenomeni o
sintomi di cui occuparci, sappiamo tante teorie e abbiamo letto tanti libri.
Qui però vorrei focalizzare l’attenzione sulla prima capacità che è richiesta a coloro che vogliono dare aiuto,
una capacità spesso dimenticata e solo apparentemente semplice: bisogna saper ascoltare.
Skillati nell’ascolto, come si dice ora. Ascoltare non è cosa per tutti, in genere abbiamo una certa attenzione
per i messaggi verbali che la persona che ci parla esprime e stiamo concentrati sui contenuti del messaggio.
Senza dubbio questo è molto importante. In genere però è troppo poco…
Cosa vuol dire? Ascoltare significa accogliere l’intera complessità del messaggio, i toni, le emozioni che
traspaiono, i cambiamenti nel viso, l’energia con il quale viene trasmesso. Bisogna saper cogliere le ombre
che veloci oscurano una frase, lasciandoci intende una tema di vita pesante, o gli improvvisi spiragli di luce
su un viso, laddove troviamo risorse, temi vivi e vitali.
Ascoltare vuol dire sospendere le nostre idee sulle cose del mondo. I nostri pareri, i giudizi. Lasciar andare il
nostro punto di vista. Abbiamo il dovere di aprire all’altro se desideriamo essergli di aiuto. Aprire la mente e
il cuore, per guardare gli eventi dal suo punto di vista. E qui l’ascolto bello, attivo, aperto sfuma già
nell’empatia.
Essere ascoltati, in un modo unico, genuino e accogliente è un balsamo per l’anima e il primo passo nella
relazione d’aiuto efficace.

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